NADO, i numeri dell’antidoping in Italia nel 2019: 9mila controlli, di cui 1058 nel ciclismo, con 15 positività

L’Agenzia Nazionale Antidoping italiana fornisce i propri dati per l’anno 2019. 9022 i controlli effettuati nel corso dell’anno (di cui 3886 fuori competizione) nelle varie discipline, con il calcio che è risultata la più controllata con un totale di 1925 test effettuati. Segue il ciclismo, con 1058, poi l’atletica con 849. Tra i dati forniti anche il numero di esenzioni richieste (891, di cui 346 concesse, 170 negate e 375 non necessarie), in cui nuovamente è il calcio maschile ad avere il numero più alto, davanti al ciclismo femminile e al tiro con l’arco maschile. 119 i risultati anomali riscontrati, contando anche quelli ordinati dal Ministero della Salute, mentre sono stati 110 in tutto i controlli mancati (62 per mancata comunicazione dell’ADAMS, il noto servizio di reperimento che gli atleti, ciclisti in primis, devono compilare), portando a 28 segnalazioni.

La disciplina più colpita è stata il ciclismo, con un totale di 15 casi (ovviamente non si parla solo di professionisti, ma dell’intero movimento). Dieci casi invece per l’atletica e otto per il pugilato. Cinque invece i casi di “esiti avversi correlati ad assunzione autorizzata da esenzione a fini terapeutici ovvero a sostanze somministrate in modalità non proibita dalla Lista WADA”. La fascia di età in cui si sono registrati il numero più alto di casi è 34-42, seguita dagli over 42, andando poi a scalare in base all’età. La percentuale più bassa è dunque a livello minorile. Una tendenza generale che si ritrova anche nel ciclismo.

Le sostanze più usate sono stati gli Anabolizzanti (23%), con il testosterone, il closebolo e il clenbuterolo ad aver fatto registrare il maggior numero di casi. Piuttosto frequenti anche Diuretetici e agenti mascheranti (21%), nonché gli stimolanti (18%) e i glucocorticosteroidi (16%). Il prodotto in assoluto più trovato è stata la cannabis (10% del totale da sola), seguita dalla cocaina. Sul podio assieme ad alcune delle sostanze citate in precedenza anche l’EPO, mentre il salbutamolo è stato trovato una sola volta. Numeri che hanno portato all’apertura di 292 procedimenti disciplinari (di cui 90 a carico di Non tesserati). Tra questi 14 archiviazioni, 1 estinzione e 3 casi inammissibili. Sono invece 143 i casi conclusi, mentre 119 risultano ancora pendenti (risultato questo anche dello stop imposto dal covid-19).

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